ARTICOLO 1. Costituzione
L’Associazione è apolitica, apartitica, senza scopo di lucro ed intende operare nel pieno rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne.
L’Associazione fissa la propria sede in via Cattaneo, 76 a Brescia (BS).
L’Associazione ha durata illimitata; è disciplinata dal presente Statuto e agisce ai sensi e per gli effetti degli articoli 36 e seguenti del codice civile, della disciplina specialistica di settore e dei principi generali dell’ordinamento giuridico.
L’Associazione potrà istituire sedi secondarie in Italia o all’estero. L’organizzazione ed il funzionamento delle sedi secondarie, di seguito semplicemente sezioni, sarà disciplinato da apposito Regolamento.
L’Associazione persegue esclusivamente finalità di utilità sociale, nel settore della diffusione della cultura psicanalitica, proponendosi come luogo di incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali ed assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l'ideale dell'educazione permanente (formazione ed informazione).
L’Associazione in particolare e a solo titolo esemplificativo si prefigge di:
favorire la trasmissione della psicanalisi e la formazione di psicanalisti;
organizzare corsi di alta formazione in psicanalisi e altri programmi formativi tenendo conto delle particolari esigenze dei soci;
tenere seminari di studio, corsi ed approfondimenti su tematiche di particolare interesse e rilevanza per tutta la società civile;
creare gruppi di supervisione e discussione, all'interno dei quali gli psicanalisti e tutti i professionisti coinvolti in relazioni d'aiuto possano confrontare i presupposti della loro pratica;
organizzare conferenze, convegni, interventi pubblici, presentazioni di libri, convivi, cineforum e progetti interculturali, anche in collaborazione con altre associazioni, volti a far conoscere le attività sociali e a promuovere la formazione analitica.
Per il raggiungimento delle proprie finalità, l’Associazione potrà effettuare:
servizi di attività psicanalitica rivolti a tutti, svolti nella sede sociale o in sedi periferiche
servizi di sostegno educativo e formativo, rivolti ad adolescenti, genitori ed insegnanti effettuati presso le scuole e varie strutture d'accoglienza, anche in collaborazione con Istituzioni pubbliche e del privato sociale
attività di consulenza e sostegno per le famiglie e le Istituzioni (scuole, aziende, ecc.)
interventi di formazione, interculturali, educativi, di riabilitazione e sviluppo delle funzioni soggettive e relazionali, rivolti all'individuo anche in condizione di handicap, temporaneo e permanente, o in condizioni svantaggiate, con particolare riguardo all'aspetto dello sviluppo soggettivo, all'inserimento ed all'integrazione nella comunità, attraverso interventi individuali
corsi di formazione professionali, di aggiornamento per educatori, animatori, insegnanti, genitori ed operatori sociali che sono impegnati nelle relazioni d'aiuto, finalizzati soprattutto alla formazione permanente, con specifiche nozioni di psicanalisi
iniziative di carattere editoriale (pubblicazione di un bollettino, pubblicazione di atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute), artistico, culturale, connesse con le proprie attività. L'associazione potrà anche aderire ad Enti, Cooperative, Consorzi ed altre Associazioni che propongono attività affini, complementari ed integrative alle attività in programma.
attività culturali: convegni, conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di films e documenti, concerti, spettacoli e manifestazioni
TITOLO II. ADERENTI
ARTICOLO 3. Ammissione
Sono soci dell’Associazione tutte le persone fisiche o giuridiche che ne condividono le finalità e s’impegnano per la realizzazione delle stesse.
Chi intende aderire all’Associazione deve rivolgere espressa domanda al Consiglio Direttivo recante la dichiarazione di condividere le finalità che la stessa si propone e l’impegno ad approvarne e osservarne lo Statuto e gli eventuali Regolamenti.
Il Consiglio Direttivo è competente a deliberare in ordine alle domande di ammissione dei nuovi aderenti. Esso deve provvedervi entro il termine improrogabile di giorni sessanta dal ricevimento dell’istanza, decorso il quale la domanda si intende senz’altro accolta.
ARTICOLO 4. Adesione
L'associazione “Circolo Freud” è offerta a tutti coloro che, interessati alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividono lo spirito e gli ideali e si struttura con due tipologie di aderenti:
soci ordinari: persone o enti che si impegnano a pagare, per tutta la permanenza del vincolo associativo, la quota annuale stabilita dal Consiglio direttivo;
soci onorari: persone, enti o istituzioni che abbiano contribuito in maniera determinante, con la loro opera od il loro sostegno ideale ovvero economico alla costituzione dell'associazione.
L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo, fatto salvo il diritto di recesso.
L’adesione all’Associazione comporta per l’associato maggiore di età il diritto di voto nell’assemblea per la nomina degli organi direttivi, per l’approvazione delle modifiche dello Statuto e del Regolamento e per l’approvazione dei bilanci.
Tra i soci vige una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative intese ad assicurare la tutela dei diritti inviolabili della persona. È perciò espressamente esclusa ogni limitazione della partecipazione alla vita associativa; tutti i soci godono del diritto di elettorato attivo e passivo.
I soci prestano volontariamente e gratuitamente il proprio sostegno allo svolgimento delle attività sociali, ed esercitano la propria attività in cariche associative direttive in forma prevalentemente gratuita, salvo il solo rimborso delle spese sostenute per l’esclusivo espletamento delle funzioni istituzionali esercitate per conto dell’Associazione, come disciplinato da apposito Regolamento.
ARTICOLO 5. Perdita della qualità di socio
La qualità di socio si perde per decesso, recesso e per esclusione secondo le norme del presente Statuto.
Chiunque aderisca all’Associazione può in qualsiasi momento comunicare al Consiglio Direttivo la propria volontà di recedere dal novero dei partecipanti. Il recesso non comporta alcun onere per il socio.
Qualora il socio violi le norme statutarie, non ottemperi ai doveri che gli derivano dallo Statuto, dal Regolamento e dalle deliberazioni degli organi sociali, ovvero in presenza di altri gravi motivi può essere escluso con deliberazione del Consiglio Direttivo.
L’esclusione ha effetto dal trentesimo giorno successivo alla comunicazione del provvedimento adeguatamente motivato.
Nel caso che l’escluso non condivida le ragioni che hanno determinato tale provvedimento, egli può adire il Collegio dei Probiviri, organo di garanzia interno all’Associazione, di cui al presente Statuto; in tal caso, l’efficacia della delibera di esclusione è sospesa fino alla pronuncia del Collegio stesso.
TITOLO III. ORGANI
ARTICOLO 6. Organi dell’Associazione
Sono organi dell’Associazione:
l’Assemblea degli aderenti;
il Consiglio Direttivo;
il Collegio dei Probiviri;
il Revisore dei conti;
ARTICOLO 7. Composizione dell’Assemblea
L’Assemblea è composta da tutti gli aderenti all’Associazione ed è l’organo sovrano della stessa. È presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo o, in sua assenza, da un socio nominato dall’Assemblea.
ARTICOLO 8. Convocazione
L’Assemblea si riunisce su convocazione del Presidente del Consiglio Direttivo almeno due volte all’anno: entro il mese di aprile per l’approvazione del bilancio consuntivo, ed entro il mese di dicembre per l’approvazione del bilancio preventivo dell’anno successivo.
L’Assemblea è convocata mediante avviso affisso nella sede sociale almeno dieci giorni prima della data stabilita per la riunione e con comunicazione scritta da inviarsi a tutti i soci iscritti nel Libro degli Aderenti, almeno dieci giorni prima della riunione.
L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora della riunione sia di prima sia di seconda convocazione e l’ordine del giorno.
L’Assemblea deve pure essere convocata su domanda motivata e firmata da almeno un decimo dei soci.
L’Assemblea può riunirsi anche in un luogo diverso dalla sede sociale, purché in Italia.
ARTICOLO 9. Oggetto delle delibere assembleari
L’Assemblea:
provvede alla elezione dei membri del Consiglio Direttivo, nonché del Presidente, del Vicepresidente e del Segretario del Consiglio stesso;
provvede alla elezione del Collegio dei Probiviri;
provvede alla elezione del Revisore dei Conti;
delinea gli indirizzi generali dell’attività dell’Associazione;
delibera sulle modifiche al presente Statuto;
approva l’eventuale Regolamento che disciplina lo svolgimento dell’attività dell’Associazione;
approva il Regolamento che disciplina il funzionamento e l’organizzazione delle Sezioni;
delibera sull’eventuale destinazione di utili di gestione comunque denominati, nonché di fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione stessa, stante il divieto di ridistribuzione ai soci, qualora ciò sia consentito dalla legge e dal presente Statuto;
delibera lo scioglimento e la liquidazione dell’Associazione e la devoluzione del suo patrimonio.
ARTICOLO 10. Validità dell’Assemblea
L’Assemblea è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza di metà più uno degli aderenti, in proprio o a mezzo delega scritta da conferirsi esclusivamente ad altri aderenti. Ogni aderente non può avere più di due deleghe. In seconda convocazione l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero degli aderenti presenti in proprio o per delega nei limiti sopra specificati.
ARTICOLO 11. Votazioni
L’Assemblea delibera a maggioranza dei voti dei presenti.
Hanno diritto di intervenire all’Assemblea e di votare tutti i soci regolarmente iscritti e in regola con il pagamento della quota associativa, ove prevista.
Ogni socio ha diritto ad un voto.
Non è ammesso il voto per corrispondenza.
L’Assemblea, costituita in prima convocazione con la presenza dei tre quarti degli associati e in seconda convocazione con la presenza di almeno la metà degli associati, approva le modifiche statutarie a maggioranza dei voti dei componenti presenti.
Delle riunioni dell’Assemblea sarà redatto, su apposito libro, il relativo verbale debitamente sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
ARTICOLO 12. Il Consiglio Direttivo
L’Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da tre a sette membri eletti dall’Assemblea dei soci per la durata di quattro anni. I membri del Consiglio Direttivo sono rieleggibili.
Il Consiglio nomina nel proprio seno un Presidente, un Vicepresidente e un Segretario, ove a tali nomine non abbia provveduto l’Assemblea dei soci.
Le cariche sociali sono gratuite.
Il Consiglio si riunisce dietro convocazione del Presidente e quando ne sia fatta richiesta da almeno la metà dei suoi membri e comunque almeno due volte all’anno per deliberare in ordine al compimento degli atti fondamentali della vita associativa.
Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della maggioranza dei membri del Consiglio ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede.
Il Consiglio è presieduto dal Presidente, in sua assenza dal Vicepresidente, in assenza di entrambi dal più anziano di età dei presenti.
Delle riunioni del Consiglio è sempre redatto, su apposito libro, il relativo verbale che sarà sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
Il Consiglio Direttivo, con maggioranza dei 2/3 dei suoi membri, può, per gravi motivi, revocare il consigliere che si sia reso responsabile di atti lesivi dell’immagine dell’Associazione. In tal caso, la delibera del Consiglio Direttivo di revoca deve essere ratificata dall’Assemblea degli associati entro sessanta giorni dalla sua pronuncia. La revoca produce i suoi effetti dalla data della ratifica da parte dell’Assemblea.
Qualora il consigliere non condivida le ragioni che hanno determinato il provvedimento di revoca, egli può adire il Collegio dei Probiviri entro trenta giorni dalla ratifica dell’Assemblea; in tal caso l’efficacia della revoca è sospesa fino alla pronuncia del Collegio stesso.
In caso di recesso, decesso o revoca di un consigliere, il Consiglio provvede alla sua sostituzione alla prima riunione, chiedendone la convalida alla prima Assemblea annuale.
Il Consiglio è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione, senza limitazioni. Esso procede pure alla compilazione dei bilanci ed alla loro presentazione all’Assemblea; compila eventuali Regolamenti per il funzionamento organizzativo dell’Associazione, la cui osservanza è obbligatoria per tutti gli associati dopo l’approvazione dell’Assemblea.
Il Consiglio Direttivo può istituire con propria delibera altri Comitati per l’approfondimento di determinate tematiche o a scopo consultivo, il cui funzionamento ed organizzazione sono disciplinati da apposito Regolamento approvato dal Consiglio Direttivo medesimo.
ARTICOLO 13. Il Presidente del Consiglio Direttivo
Il Presidente dura in carica quattro anni ed è rieleggibile.
Il Presidente del Consiglio Direttivo rappresenta legalmente l’Associazione nei confronti di terzi ed in giudizio; cura l’esecuzione dei deliberati dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.
Al Presidente compete l’espletamento degli atti di ordinaria amministrazione; in casi eccezionali di necessità ed urgenza egli può compiere atti di straordinaria amministrazione, che dovranno essere ratificati dal Consiglio Direttivo appena possibile.
Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea ed il Consiglio Direttivo, sorveglia il buon andamento amministrativo dell’Associazione e verifica l’osservanza dello Statuto e del Regolamento.
Il Presidente sottoscrive il verbale dell’Assemblea e garantisce l’idonea pubblicità degli atti, dei registri e dei libri associativi per tutti i soci.
Il Presidente può delegare il compimento di singoli atti o funzioni del proprio ufficio ad altri consiglieri, previa delibera del Consiglio Direttivo.
Il Presidente cura la predisposizione dei bilanci preventivo e consuntivo, corredandoli di idonee relazioni.
L’Assemblea, con il voto favorevole dei 2/3 più uno degli aderenti, può revocare il Presidente.
ARTICOLO 14. Il Vicepresidente del Consiglio Direttivo
Il Vicepresidente sostituisce il Presidente in ogni sua attribuzione qualora questi sia impedito all’esercizio delle proprie funzioni. Il solo intervento del Vicepresidente costituisce prova dell’impedimento del Presidente.
ARTICOLO 15. Il Segretario del Consiglio Direttivo
Il Segretario svolge la funzione di verbalizzazione delle adunanze dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo, sottoscrive i verbali e cura la custodia dei Libri sociali presso i locali dell’Associazione.
Egli coadiuva il Presidente e il Consiglio Direttivo nell’esplicazione delle attività esecutive che si rendano necessarie od opportune per il funzionamento dell’amministrazione dell’Associazione.
ARTICOLO 16. Il Collegio dei Probiviri
L’Assemblea provvede, contestualmente all’elezione del Consiglio Direttivo, alla nomina del Collegio dei Probiviri, organo di garanzia interno, composto da tre componenti dell’Associazione, con il compito di dirimere le controversie che dovessero sorgere tra i soci o tra alcuni di essi e l’Associazione.
I componenti del Collegio dei Probiviri durano in carica quattro anni.
L’incarico di componente del Collegio dei Probiviri è incompatibile con la carica di consigliere.
I Probiviri giudicano ex bono et aequo, senza formalità di procedura alcuna.
Delle riunioni e delle decisioni del Collegio dei Probiviri devono essere redatti i relativi verbali, trascritti su apposito libro e sottoscritti da tutti i membri del Collegio stesso.
ARTICOLO 17. Il Revisore dei Conti
Il Revisore dei Conti è eletto dall’Assemblea dei soci e dura in carica quattro anni ed è rieleggibile.
Il Revisore dei Conti controlla l’amministrazione dell’Associazione, accerta la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del rendiconto economico-finanziario alle risultanze dei libri e delle scritture contabili. Può provvedere, ad effettuare ispezioni e controlli, e comunque potrà verificare almeno una volta all’anno la consistenza della cassa e della tesoreria, e redigere la relazione annuale di accompagnamento del consuntivo.
TITOLO IV. PATRIMONIO E BILANCIO
ARTICOLO 18. Risorse economiche
L’Associazione trae le proprie risorse da:
quote e contributi degli associati;
eredità, donazioni e legati;
contributi dello Stato, delle Regioni, di Enti locali, di Enti o Istituzioni pubblici, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;
contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;
entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;
proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
erogazioni liberali degli associati e di terzi;
entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi;
ogni altra entrata compatibile con le finalità sociali dell’Associazione.
Tutti i beni appartenenti all’Associazione sono elencati in apposito inventario, tenuto dal Segretario, depositato presso la sede dell’Associazione stessa e consultabile, su richiesta, dagli aderenti.
ARTICOLO 19. Contributi
I contributi degli aderenti sono costituiti dalla quota di iscrizione annuale, qualora prevista, e dalla quota associativa il cui importo è stabilito annualmente dall’Assemblea.
Il contributo associativo è intrasmissibile ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non è rivalutabile.
ARTICOLO 20. Bilancio
Gli esercizi dell’Associazione chiudono il 31 dicembre di ogni anno. Per ogni esercizio è predisposto un bilancio preventivo e un bilancio consuntivo.
Entro i primi tre mesi di ciascun anno il Consiglio Direttivo è convocato per la predisposizione del bilancio consuntivo dell’esercizio precedente da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.
Durante gli ultimi tre mesi di ciascun anno, il Consiglio Direttivo, è convocato per la predisposizione del bilancio preventivo dell’esercizio successivo, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.
I bilanci debbono restare depositati presso la sede dell’Associazione nei quindici giorni che precedono l’Assemblea convocata per la loro approvazione, a disposizione di tutti coloro che abbiano motivato interesse alla loro lettura. La richiesta di copie è soddisfatta dall’Associazione a spese del richiedente.
ARTICOLO 21. Avanzi di gestione
All’Associazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione stessa, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.
L’Associazione ha l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.
TITOLO V. DISPOSIZIONI FINALI
ARTICOLO 22. Scioglimento
Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato a maggioranza dei tre quarti degli aderenti all’Associazione sia in prima sia in seconda convocazione.
Il patrimonio sociale non può essere ridistribuito tra i soci e, in caso di scioglimento per qualunque causa, il patrimonio che residua deve essere devoluto ad altra associazione con analoghe finalità di pubblica utilità, sentito l’Organismo di Controllo del Terzo Settore, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
ARTICOLO 23. Legge applicabile
Per quanto non previsto dal presente Statuto, si rinvia alla disciplina, in materia di Enti, contenuta nel Libro I del Codice Civile e, in subordine, alla normativa specialistica di settore.
Art. 1 - Modalità formative
L'Associazione “Circolo Freud” opera essenzialmente con due modalità formative: l'insegnamento pubblico ed il lavoro individuale.
Art. 2 - Gli insegnamenti pubblici
a. Modalità d'insegnamento
L'insegnamento pubblico si effettua a più livelli, attraverso l'organizzazione di corsi e seminari, introduttivi o di ricerca più avanzata; rientra in questa prima modalità anche l'organizzazione di convegni, mostre, concerti, ed altre attività simili. Alcuni corsi o seminari che vertano su temi di particolare rilievo socioculturale potranno svolgersi secondo le modalità del volontariato e rivolgersi anche a non associati.
b. Gli insegnanti
Gli insegnanti dell'Associazione vengono scelti dal Consiglio Direttivo, eventualmente su suggerimento del Collegio dei Probiviri.
Ciascuno degli Insegnanti è responsabile del proprio insegnamento; tuttavia, al fine di favorire il raggiungimento degli scopi formativi dell'Associazione, egli dovrà tenere conto dei criteri generali d'insegnamento adottati in essa, accettando i suggerimenti del presidente e del Collegio dei Probiviri. Gli Insegnanti potranno anche non essere Associati dell'Associazione.
c. Attestati di frequenza
L'Associazione non rilascia nessun titolo che abbia valore di abilitazione allo svolgimento di nessuna attività. Potrà tuttavia rilasciare degli attestati di frequenza a quanti avranno seguito i suoi insegnamenti e le sue iniziative.
Art. 3 - I lavori individuali
a. I programmi di lavoro
Il nucleo del lavoro nell'Associazione è costituito dal lavoro individuale, che fa parte perciò dell'impegno di ciascun Associato. L'iscrizione come Associato non comporta l'adesione a nessuna teoria prestabilita, ma l'impegno a fare d'un singolo lavoro - nella teoria o nella pratica educative, culturali, artistiche, analitiche o sociali - una strada per l'individuazione d'un proprio singolare compito etico e formativo. A tale scopo, gli Associati s'impegnano a presentare i risultati del proprio lavoro, determinato nei termini esposti nello Statuto, nelle varie occasioni previste a questo scopo dall'Associazione (corsi, seminari, Gruppi di studio ecc.).
b. Gli interlocutori
Ciascun Associato potrà scegliere, per lo svolgimento del proprio lavoro, un Interlocutore. Questa decisione, pur non essendo obbligatoria, è fortemente auspicata. È compito degli Interlocutori non solo fornire agli Associati delle indicazioni tecniche o di competenza, ma soprattutto aiutarli a riconoscere qual è il punto individuante del loro programma.
c. Sospensioni concordate
Gli Associati potranno non assumere - temporaneamente e con scadenza determinata - specifici impegni di lavoro. Questa soluzione d'attesa può essere accettata, con l'accordo dell'Interlocutore, quando esigenze contingenti non consentano lo svolgimento di precise attività.
Art. 4 - I Gruppi
La formazione di Gruppi - organizzativi, di studio, analitici ecc. - rientra fra gli strumenti formativi dell'Associazione, e perciò possono liberamente costituirsi al suo interno.
Art. 5 - Gruppi organizzativi
I Gruppi organizzativi discutono le problematiche connesse con un campo d'intervento specifico dell'Associazione, e propongono al Consiglio Direttivo l'organizzazione di concrete attività - formative, analitiche o culturali -, relative ad esse, da inserire nei programmi annuali dell'Associazione. Essi segnaleranno la propria costituzione, attraverso il presidente, al Consiglio Direttivo, nel quale potranno essere rappresentati da un proprio componente, se il presidente e l'Assemblea degli Associati daranno parere favorevole. Essi affronteranno inoltre autonomamente, in accordo con il Consiglio Direttivo, tutti gli aspetti pratici ed organizzativi relativi allo svolgimento delle attività da loro proposte. I componenti dei Gruppi organizzativi devono essere Associati dell'Associazione.
Art. 6 - Gruppi di studio
I Gruppi di studio possono segnalarsi presso il Consiglio Direttivo. In tali casi verranno inseriti in un apposito elenco, pubblicato annualmente sul sito dell'Associazione e sull'apposito registro depositato presso la sede sociale. I Gruppi di studio renderanno conto del proprio lavoro o attraverso degli scritti - presentati all'assemblea dei soci-, oppure ancora con degli interventi nel corso degli insegnamenti pubblici dell'Associazione. Ciascun Gruppo di studio potrà designare un proprio Interlocutore, con le modalità segnalate in precedenza all'Art. 3.
Art. 7 - Sedi e attività
Pur avendo il Circolo Freud una sede istituzionale, è prevista la possibilità che esso abbia anche delle sedi ove le attività dei Gruppi di studio e le connesse attività di insegnamento pubblico potranno avere una continuità di lavoro.
In questo senso, nel rispetto dello Statuto e del Regolamento circa le comunicazioni ai Gruppi organizzativi (vedi Reg. art. 5), è fatto carico, a coloro che ne assumeranno l’impegno, di esercitare la piena rappresentanza dell’Associazione in ogni opportunità pubblica e istituzionale. Coloro che assumeranno questo/i impegno/i di lavoro ne risulteranno quindi interamente i responsabili in senso attivo e passivo.
Art. 8 - Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è composto dal Presidente, da un Segretario e da un Tesoriere. Il presidente potrà avvalersi della collaborazione di un Associato, il quale potrà assistere alle riunioni del Consiglio Direttivo stesso. La sua composizione potrà essere modificata per decisione dell'Assemblea degli soci. Il Consiglio Direttivo stabilirà i programmi degli insegnamenti pubblici, tenendo eventualmente conto dei suggerimenti dei Gruppi organizzativi. Sceglierà e nominerà anche gli Insegnanti, approvando le proposte dei Gruppi organizzativi, quando gli insegnamenti rientrino nel loro campo.
Art. 9 - Il Consiglio dei Probiviri
I Probiviri sono designati dal Consiglio Direttivo e dall'Assemblea dei soci e resta in carica 4 (quattro) anni. È compito del Consiglio, oltre a quanto previsto dall'Art. 17 dello Statuto, di vegliare sull'andamento complessivo dell'attività dell'Associazione, soprattutto tenendo conto dei suoi principi etici e della loro impostazione.
Art. 10 - L'Assemblea degli Soci
L'Assemblea dei soci, oltre a quanto previsto dall'Art. 12 dello Statuto, dovrà discutere gli insegnamenti dell'anno trascorso ed approvare il programma di quelli previsti per l'anno successivo, valutando l'impostazione generale della formazione nell'Associazione.
Art. 11 - Doveri e diritti dei soci
Gli Associati potranno intervenire e votare nelle Assemblee ordinarie e straordinarie.
Art. 12 - Le attività editoriali
Il bollettino periodico dell'Associazione è denominato in riunione plenaria dell'Assemblea dei soci e avrà validità illimitata fino a che non ne venga espressamente richiesto mutamento. La sua redazione è curata da un apposito Gruppo organizzativo.
Art. 13 - Compatibilità delle cariche
Ciascun Associato, nel caso che ve ne sia necessità, potrà svolgere contemporaneamente più funzioni o ricoprire più incarichi.
Art. 14 – Specificità della formazione psicoanalitica
L'Associazione organizza l'insegnamento della psicoanalisi in sintonia con lo spirito generale della trasmissione della psicoanalisi laica. La formazione psicoanalitica, dunque, non vuole essere altro che una particolare modalità della formazione individuale. Tutti i partecipanti alle attività dell'Associazione sono tenuti a considerarsi in formazione, dato che nessuno è formatore, se non nella misura in cui è anch'egli in formazione. L'Associazione pertanto è animata da un principio d'uguaglianza di gradus: infatti, anche se il Gruppo organizzativo assegna - e perciò riconosce - delle funzioni specifiche, previa approvazione dei competenti organi dell'Associazione (vedi Art. 2/B del regolamento generale, come quella d'insegnante dei corsi, tutte le attività sono animate dal principio che la gerarchia non è istituzionalizzabile.
Art. 15 – Lo psicoanalista
L'Associazione non rilascia alcun titolo abilitante all'esercizio professionale.
L'Associazione, altresì, fa proprie le indicazioni formative fornite da Sigmund Freud nello scritto “Il problema dell'analisi condotta da non medici” (in Opere vol.X, Bollati Boringhieri, 1978, Torino) e tutto il lavoro svolto sino ad ora dalla ricerca riguardante il significato della trasmissione e dell'esercizio della psicoanalisi laica (si faccia riferimento anche al lavoro compiuto da “Spazio Zero, Movimento per un'analisi laica” e al Parere Pro Veritate del Prof. Dott. F. Galgano pubblicato in “Freud e la psicoanalisi laica”, Thelema Edizioni, Milano 2000).
L'Associazione si riferisce anche al lavoro elaborato da Jacques Lacan, in merito alla trasmissione della psicoanalisi, che non può avvenire secondo le modalità dell'insegnamento universitario (si veda “Proposta del 9 ottobre 1967 sullo psicoanalista della scuola”, J. Lacan).
Art. 16 – Elenco degli psicoanalisti
L'elenco degli psicoanalisti dell'Associazione è costituito dagli Associati che richiedano di farne parte; tale elenco verrà stilato dal Consiglio dei Probiviri e verrà aggiornato ogni qual volta sia necessario. I requisiti per l'inserimento nell'elenco sono i seguenti:
Dichiarare di svolgere la funzione di psicoanalista, in tutte le modalità che tale pratica assume nell'interrogazione delle differenti forme cliniche.
Dichiarare di aver portato a termine la propria analisi.
Impegnarsi nello svolgimento di almeno una delle attività elencate nell'Art.3 dello Statuto dell'Associazione “Circolo Freud”.
Art. 17 - Varie
Per tutto ciò che non è specificato nel presente Regolamento generale, rimandiamo allo Statuto.